Il Sistema Solare Termodinamico unisce due tecnologie complementari, la pompa di calore e il collettore solare termico.
Le pompe di calore sono dispositivi molto efficienti, ma il calore che producono, proveniente dalla loro componente rinnovabile, varia solo in base alle oscillazioni della temperatura ambiente.
I collettori solari termici sono la miglior fonte di calore per il riscaldamento durante i giorni di sole con temperature elevate, ma diventano completamente inefficaci nelle giornate senza sole.
Grazie allo schema fisico identico a quello di un normale sistema solare termico di circolazione forzata e ai componenti di una pompa di calore, la tecnologia solare termodinamica è riuscita a superare i limiti di queste due tecnologie incomplete.
Attraverso il fluido refrigerante (R134a o R407c) che percorre un circuito chiuso, il fluido entra nel pannello solare e sfrutta dell’azione del sole, della pioggia, del vento, della temperatura ambiente e dei restanti fattori climatici.
Durante questo processo, il fluido ottiene del calore in maniera più semplice rispetto ad una pompa di calore. Dopo questa fase, il calore è trasferito verso uno scambiatore, attraverso l’aiuto di un piccolo compressore che riscalda l’acqua. Il fluido si raffredda e il circuito si ripete.
Dato che il fluido ha una temperatura di ebollizione di circa -30ºC, il sistema funziona anche in assenza totale di sole e anche di notte, mettendo a disposizione acqua calda a 55ºC, 24 ore al giorno, al contrario del tradizionale sistema solare termico.
Il consumo del sistema si riduce a quello del compressore frigorifero che fa circolare il fluido non esistono ventilatori che aiutano il processo evaporativo né arresti per lo scongelamento con un inutile consumo di energia, al contrario delle pompe di calore.